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"Non fu, forse, Marcel Duchamp a mettere i baffi alla Gioconda nel 1919, nelle celebre opera L.H.O.O.Q., e, così facendo, rafforzarne il mito nell’opinione pubblica? Opere rivisitate e studiate che - oltre all’iconografia di Caravaggio o Mantegna - aprono ad uno sfondamento totale dell’agire sui piani di fondo nelle intere composizioni. Griglie alla Mondrian che, espresse in celle divengono cassetti ordinati dai quali prelevare indumenti, panneggi, manichini, animali, paesaggi, affiche, oggetti vari consumati dall’umanità."

Gabriele Romeo, Critico e Storico dell'Arte

curatore Padiglione Bolivia 57° edizione

Biennale d’arte di Venezia 2017

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